Titolo: Fuga dalla Terra (World out of mind).
Scrittore: James M. McGregor / J. T. McIntosh.
Genere: fantascienza, fantastico.
Editore: Newton Compton.
Anno: 1953.
Voto: 7.5.
Dove lo trovi: qui.
Fuga dalla Terra è il secondo libro che recensisco di James Murdoch McGregor, scrittore scozzese ancora in vita (per quanto un po’ vecchietto) e autore di alcuni eccellenti romanzi, tra i quali il favoloso Le mille e una morte, pubblicato tuttavia sotto lo pseudonimo di J.T. McIntosh.
Invito peraltro chi non conoscesse il suddetto libro o scrittore (entrambi largamente sottovalutati) a leggersi la suddetta recensione di Le mille e una morte, libro veramente spettacolare e coinvolgente, uno dei pochissimi che ho letto svariate volte (tre o quattro).
Peraltro, quando lessi per la prima volta Fuga dalla Terra (peraltro, noto anche coi nomi Uno di troppo e Il mondo finirà venerdì), non sapevo che si trattasse del medesimo scrittore, a causa della questione pseudonimo.
Anche questo secondo libro (concepito prima come un racconto e poi allungato con altri due racconti-capitoli) mi era tuttavia piaciuto, e anch’esso partiva da premesse decisamente originali e fantasiose.
Ecco in breve la trama: in un prossimo futuro il pianeta Terra è prossimo alla sua fine, a causa di un disastro di proporzioni colossali (un aumento della temperatura solare).
Va da sé che l'intera razza umana rischia grosso…
Difatti, il livello tecnologico del tempo consente la costruzione e l’utilizzo di poche astronavi, dirette su Marte, e da qui la necessità di scegliere chi possa andarsene e chi invece debba rimanere.
Tale scelta spetta ad alcune persone incaricate, tra cui il protagonista del libro, Bill Easson, che prima dovrà scegliere poche persone su svariate migliaia e poi coordinarle nel loro viaggio verso Marte.
Facile immaginare le pressioni cui egli sarà sottoposto, nonché la sua difficoltà decisionale; tanto che, alla fin fine, seppur Fuga dalla Terra abbia una cornice fantascientifica, di fatto pare più un romanzo a sfondo psicologico-interpersonale, compresa anche la tematica relazionale-sessuale, fatto assai innovatore per la science fitcion di quei tempi,
Un ottimo romanzo, peraltro, con James M. McGregor che parte da premesse originali, vi affianca una trama notevole e porta il lettore fino alla fine grazie a un alto livello di coinvolgimento.
Da leggere, specialmente per gli amanti del genere fantastico: a mio avviso siamo un poco sotto il bellissimo Le mille e una morte, ma comunque su livelli narrativi di tutto riguardo.
Fosco Del Nero
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