Il cammino del mago

Titolo: Incidente a Leonta City.
Scrittore: Autori vari.
Genere: fantascienza, fantastico.
Editore: Mondadori.
Anno: 1960 circa.
Voto: 5.
Dove lo trovi: qui.


Di recente ho recensito un libro della serie Urania, pubblicato da Mondadori, e piuttosto risalente: parlo de L’orlo della voragine, scritto da J.T. McIntosh negli anni 60.

Come ho avuto modo di sottolineare in altre recensioni, J.T. Mc Intosh (alias James Murdoch McGregor) è uno scrittore che mi piace molto: Le mille e una morte è a mio avviso un capolavoro assoluto, e anche Fuga dalla Terra è un ottimo romanzo.
Discreto anche L’orlo della voragine, anche se a mio avviso meno efficace degli altri due.

Il libro recensito quest’oggi è anch’esso un Urania di quegli anni, e l’ho comprato proprio perché recava in copertina il nome di J.T. McIntosh, per quanto in coabitazione con altri autori, trattandosi di una raccolta di racconti.

Di sette racconti per la precisione, e, sempre per la precisione, dei seguenti autori: Miriam Allen De Ford, Philip José Farmer, James G. Ballard, B. McAllister, Damon Knight, Jerome Bixby, oltre al già citato J. T. McIntosh.

In tutti e sette i casi, si tratta, cosa peraltro prevedibile data la collana, di racconti di fantascienza, di lunghezza medio-bassa.

Dico subito che il volume non mi ha entusiasmato, e che anzi, a mio avviso, non vale la lettura.

Incidente a Leonta City, questo il suo titolo, si apre col racconto omonimo di J.T. McIntosh, effettivamente discreto e interessante, seppur sotto i livelli medi dello scrittore (che probabilmente rende meglio con i racconti lunghi, o romanzi brevi che dir si voglia, piuttosto che con le novelle più minute).

Prosegue poi con Pioggia di pietre di Miriam Allen De Ford, Il re degli animali di Philip José Farmer, I saccheggiatori di tombe di J.G. Ballard e Le facce dietro il vetro di B. McAllister, nessuno dei quali mi ha impressionato in positivo.

Il tutto si chiude infine con Un allievo promettente di Damon Knight e Storia sacra di Jerome Bixby che, seppur non due capolavori, si distinguono comunque in positivo all’interno del volume per la loro vivacità e ironia, entrambi dal sapore assai sapido.

Come detto, il giudizio generale su questa piccola antologia non è buono; a mio avviso vale la pena leggere meno della metà dei racconti in essa inclusi… magari procuratevela solo se tra di questi c’è qualche scrittore per cui andate pazzi…

Fosco Del Nero


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